25 febbraio 2013

Sono un tetto, non capelli

"Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino."
Victor Hugo

Mi chiedo se sia perchè 'faccio CASA' dappertutto che ho scelto di fare l'architetto.
O forse è il contrario.
E che tipo di casa potrei essere, io, per gli altri, i visitatori; quelli che, leggendo il cartello 'Affittasi', prendono un appuntamento per valutare i miei spazi, la luce, gli affacci, se possieda un ripostiglio abbastanza grande da contenere i loro segreti.

Affittasi, peró.
Perchè di vendermi non se ne parla.

La mia è una casa romana, distribuita intorno a due cortili, con una parte privata ed una pubblica. Ma i cortili, non foss'altro che per definizione, si chiudono su se stessi, e sono scoperti; perciò ci piove dentro, che sia atrium o peristilium, e non fare allagare le stanze è sempre difficile.

E se l'acqua è di mare scava la roccia e mi costruisco una grotta, riparo ancestrale, irrazionale, testardo, in cui gli occhi si abituano presto al buio, così comodo perché cela, e svelare fa troppa luce.

Poi mi viene voglia di elevarmi, e la mia è una casa a torre, tutta sviluppata in verticale, razionalista, svettante; ed è un continuo su e giù, dai piani a terra al super attico, in un andirivieni verticale sempre col contrappeso, mai idraulico.

Eppure amo essere stretta tra due alloggi contigui, protetta in un'aggregazione che è casa a schiera, ascoltare i rumori che provengono dagli altri, dalle altre case, nella consapevolezza di avere una pertinenza, pure piccola, ma mia.

Come potrebbe, il potenziale locatario, esaurire la visita in un unico appuntamento?

La mia CASA sono io, io che mi spargo sul comodino anche di una camera d'albergo per sentirmi.
A casa.
Sono le persone che mi hanno, con pazienza, costruito un tufo alla volta e che quando mi si rivolgono con 'sei di tufo!' lo fanno con cognizione di causa.

Di case ne ho viste e ridisegnate tante; forse è tempo che prenda un appuntamento per definitivamente tracciare la planimetria della mia, prima che diventi casa per qualcun altro.



"Il privilegio di trovarsi dappertutto a casa propria appartiene solo ai re, alle puttane e ai ladri."
Honoré de Balzac

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