3 gennaio 2014

La Casa delle Donne







Non è un destino segnato.
Non è un caso isolato.
Non è una condizione sociale.
Non è sempre visibile.
Non è la normalità.
Non è amore.










Femminile plurale, del genere che urla NO con gli occhi, la bocca, le mani, che scalcia contro chi vuole ferrarlo; queste sono le DONNE a cui vorrei costruire quel senso di protezione che hanno perso, intorno alle quali generare uno spazio in cui sentirsi progetto di se stesse.

 La Casa delle Donne.



NO. Non un luogo in cui rifugiarsi ma dal quale aprirsi nuovamente.
NO. Non il luogo solo del nero ascolto ma di scambio di esperienze che possano ricolorarsi.
NO. Non per isolarsi ma per accogliere gli uomini che le braccia le usano per aiutarci a costruirla, tese ancora a cingerci la Vita.

NO. 365 volte NO.

Perché tutti i giorni si ricordi che di passionale in un omicidio non c'è nulla; che 'dai, fate la pace' lo si suggerisce ai Paesi in guerra; che gli occhi neri stanno bene solo ai pirati; che le parole, pur sottili, provocano lividi; che un NO non è un sì malcelato.

Negare l'evidenza dei fatti non si può, più.
Quello che vi chiedo è un SI:


Grazie.

Nessun commento: